>
Aestii venivano chiamati i suoi abitanti da Tacito, ed Estia (o Hestia) la terra. L´Estonia ha dichiarato l´indipendenza in tempi recenti, nel non lontano 1991, entrando a far parte dell´Unione Europea e della Nato nel 2004. Dal punto di vista economico è cresciuta a ritmi vertiginosi (con tassi del 6/7% del PIL e oltre 10% nei primi mesi del 2009) fino al 2006. Purtroppo però il trend positivo è finito, con crescita negativa che ha toccato picco minimo del -9,4%.
Ne parliamo non solo perchè si tratta di paesi nell´area di infulenza economca Scandinava, ma soprattutto perchè le banche svedesi sono particolarmente esposte nei paesi del Mar Baltico. La Nordea Bank AB, ha riportato perdite recenti di 320 milioni di euro nel 2008 e di 347 milioni nei mesi successivi. Insieme alla SwedBank, la maggior esposta a perdite in Estonia Lettonia, Lituania, Ucraina e Russia, con un passivo di circa 1 miliardo di euro riusciendo però ad evitare la crisi globale dei mutui subprime. La capitale Tallin è una città con un centro storico pittoresco e racchiuso dentro le mura della città vecchia, e da in un certo senso la sensazione di trovarsi in Scandinavia. La città sarà a quanto pare la capitale europea dell cultura nel 2011. Inoltre la moneta EEK (corona estone) è legata al rapporto di cambio fisso con l´eurovaluta, che dovrebbe adottare sempre nel 2011. Superfluo dire che la crisi ha portato giù ai minimi i prezzi al mq degli appartamenti, buon motivo per cui sarebbe interessante investire (e mi è giunta voce che molti finlandesi lo stiano già facendo). Un sito interessante che parla dell´Estonia, gestito da un amico, si chiama Estonian Free Press. Se conoscete l´inglese vale la pena darci un´occhio se volete saperne di più per quel che riguarda l´economia e la cultura estone. È raggiungibile in nave Talink, o con Air Baltic (se non vi lasciano a piedi) o Estonian Air.
Per via della bellezza delle donne estoni, è sconsigliata la visita ai deboli di cuore.
viveresvezia 