>Senza l´Euro pericolo Islanda?

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Senza mezzi termini da Bruxelles si cerca di far passare il messaggio alle nazioni che non hanno ancora adottato l´eurovaluta. Insomma, se è precipitata una valuta come la sterlina, non illudetevi che il fatto di essere piccole economie possa mettervi al riparo a lungo e senza gravi conseguenze.

Le situazioni come quella della Grecia, sarebbero molto più gravi senza la protezione dell´Euro.

E la Svezia? I paesi scandinavi in generale si sentono un qualcosa di diverso dall´Europa (atteggiamento tipico dei nordici, a qualsiasi latitudine); l´essere il paese maggiore della Scandinavia (intesa come espressione non solo geografica), comporta le sue responsabilità. Essenzialmente se prendiamo 3 paesi scandinavi abbiamo tutte e 3 le posizioni possibili. Ed è forse anche per questo che la Svezia vive questo doppio rapporto con il resto d´Europa, tra l´esigenza di aprirsi, dettata soprattutto da politici lungimiranti, industriali (forse unico caso dove politici, imprenditori e sindacati sono favorevoli alla valuta) ed esigenze di mercato, e il difendere le peculiarità del modello scandinavo, tramite il proprio ruolo di fratello maggiore che con le sue decisioni detta la rotta. La Norvegia, dal canto suo, grazie al petrolio e alla conseguente ricchezza recente (non è sempre stato un paese ricco; ben amministrata dallo stato bisogna dirlo che ha saputo ridistribuire invece di far arricchire i furbetti del fjordettino), ha potuto scegliere di disinteressarsi per il momento di queste questioni. La Finlandia invece, fratello minore scandinavo (da molti non viene annoverata come Scandinavia) ha scelto la via dell´integrazione totale, Euro incluso.

Ma dopo il NEJ del referendum del 2003, molte cose sono cambiate.

Abbiamo assistito alla crisi globale, al crollo di una economia scandinava appunto l´Islanda, “molto vicina” culturalmente, ora Grecia (ma influisce poco, in quanto rientra nei paesi dove le cose non funzionano) ma soprattutto del Regno Unito a cui spesso la Svezia si ispira avendo un´idea un po´idilliaca a una sorta di sudditanza della stessa sentendola molto più vicina di quello che sia realmente (salvo poi quando ci vanno a vivere).

Ma la paura è chiara e fondata: quella di aver poca voce in capitolo, o di essere equiparati a nazioni meno virtuose e più popolose sulle questione che l´Europa decide rinunciando alla propria autonomia. Il rischio è anche che economie più forti (es Cina, Francia, Germania) possa fare da asso piglia tutto (Vin & Sprit, comprato dal colosso francese Pernod Ricard, Volvo a Geely, Wasa Bröd da Barilla e così via). Ma questo sarebbe valido se non facessero parte dell´Europa. Nno aderire alla moneta, è uno stare a metà che riassume bene l´atteggiamento della Svezia, combattuta fra due spinte contrapposte. E non bisogna dimenticare chequesto già sta accadendo; il rischio di rallentare questa integrazione economica inevitabile potrebbe essere peggiore, e facilitato poi da una moneta che si riscopre improvvisamente debole con l´ennesima ciclica crisi.

 

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